Cape Leeuwin – Un inizio d’anno difficile

Dopo aver circumnavigato Cape Leeuwin, la durezza della Vendée Globe non risparmia nemmeno il nostro Alessandro che sta proseguendo la sua regata a circa 5.000 miglia dai leader, con tutto l’Oceano Pacifico da fare prima di riuscire a doppiare Capo Horn.

Da tre giorni, Alessandro deve fare infatti i conti con un problema con entrambi i piloti automatici (1 e 2, ne resta un terzo di riserva) ed è costretto a frequenti turni alla barra del timone. Lo skipper si è impegnato per trovare una valida soluzione al problema, riducendo le buone medie di velocità che avevano contraddistinto la sua navigazione negli ultimi giorni. Dagli ultimi messaggi di questa notte, sembra che Alessandro abbia trovato una soluzione per “tamponare” il problema, modificando le informazioni relative alla fonte della velocità della barca, che traevano in inganno gli autopiloti.

Un’altro problema ha poi contraddistinto questo non certo facile inizio d’anno di Alessandro: il circuito che tiene la pala del timone in acqua si è rotto. Per qualche momento, Alessandro ha anche preso in considerazione di cercare riparo ridossando sull’arcipelago Auckland o Campbell, a poche centinaia di miglia ad est, per poi decidere di intervenire immediatamente. Sotto una bufera di grandine (…ho potuto raccogliere alcune manciate di ghiaccio sul ponte e farmi un buon sorbetto con succo di limone e zucchero…) Alessandro ha avuto modo di sollevare la pala del timone, modificare il circuito e riposizionare il timone in acqua. Con questo compromesso per reimpostare il pilota automatico, ha potuto ridare tela e aumentare la velocità, ma anche recuperare il sonno perduto stando tanto tempo alla barra.

Credits: fivestudio.it