Le fibre tecniche

Per la produzione delle anime delle cime vengono prevalentemente utilizzate fibre di Poliestere (PET) o di Poliammide (PA).
Altre fibre derivano dal processo di “aromatizzazione” delle fibre di base: dal Poliestere si ottiene il Vectran® (LCP), dal Poliammide si ottengono il Kevlar®, il Twaron® e il Technora®.

PRINCIPALI PROPRIETÀ DELLE FIBRE TECNICHE UTILIZZATE DA ARMARE

Per le applicazioni che richiedono alte prestazioni si utilizzano anche le fibre
HMPE e PBO, da cui derivano i nomi Dyneema®, Spectra® e Zylon®.

Tra queste la fibra in Dyneema® è disponibile in differenti tipologie offrendo
un’ampia scelta di performance, quando abbinata a calze di varia composizione.

Kevlar ®

PBO Zylon ®

Dyneema ®

DENOMINAZIONE DELLE DIVERSE FIBRE

Le performance sono nell’anima

Modalità di costruzione e composizione dell’anima comportano caratteristiche fisiche differenti e determinano un diverso comportamento delle cime sotto carico di lavoro.

Esternamente le cime possono sembrare uguali.
La maggior parte delle manovre correnti è protetta da una calza che ne migliora la resistenza
all’abrasione e aumenta l’aderenza sui winch, ma ciò che le distingue e determina il carico di rottura è
l’anima.
Quest’ultima può essere prestirata e impregnata con resina poliuretanica e costruita da
diverse fibre per raggiungere il carico di rottura desiderato e/o l’allungamento voluto.

TABELLA COMPARATIVA FIBRE E UTILIZZO CONSIGLIATO

Scarso

• •Sufficiente

• • • Buono

• • • • Ottimo

• • • • • Eccellente

Stretch

Lo stretch è il fenomeno per cui le fibre che compongono una cima, quando sottoposta a tensione, si allungano e ritornano alla lunghezza iniziale quando rilasciate.

Lo stretch definisce un allungamento reversibile (elastico).

L’allungamento delle fibre è rapportato al modulo specifico delle stesse e indica quanta resistenza oppone la fibra ad allungarsi: più alto è il valore del modulo, minore è l’allungamento.

Creep

Il creep è la caratteristica della fibra che compone la cima, che consiste nell’allungarsi se sottoposta ad un carico costante per un certo tempo.

Il risultato è irreversibile e prende il nome di allungamento plastico.

Questa deformazione dipende dal peso sostenuto, dal tempo cui viene mantenuta sotto carico e dalla temperatura ambiente. Più la temperatura a cui la cima è sottoposta è alta, maggiore sarà il valore del creep della cima.

Low Stretch ropes

Quando una drizza o una scotta si allungano, la vela perde il corretto profilo alare e di conseguenza la barca non può accelerare e sfruttare pienamente la potenza.

Più la cima è elastica e più energia assorbe, togliendola alla vela.

Questa perdita di energia penalizza l’accelerazione, in particolare sotto raffica, con il risultato di una continua necessità di regolazione delle vele e con una riduzione sensibile delle performance di navigazione.

Credits: fivestudio.it