Emirates Team New Zealand vara il primo AC75 “Te Aihe”

Emirates Team New Zealand ha battezzato oggi il suo primo AC75, il rivoluzionario monoscafo per la 36° America’s Cup.

 

L’importante traguardo è stato celebrato nel quartier generale della squadra nel cuore del villaggio della Coppa America ad Auckland, insieme al team, alle loro famiglie, sponsor e fornitori. La barca è stata battezzata “Te Aihe” (Delfino) da Marcus Gerbich – membro della Fondazione MND – e benedetta da Ngati Whatua.

Il COO della squadra neozelandese Kevin Shoebridge, che nel corso degli anni ha supervisionato lo sviluppo e il lancio di molte barche, si è dichiarato particolarmente orgoglioso di assistere alla nascita del Kiwi AC75.

“Questa è un’occasione importante per il team, non solo perché si tratta di una nuova barca, ma proprio perché quando abbiamo vinto l’America’s Cup nel 2017 abbiamo dovuto elaborare molto rapidamente un nuovo concept di barca che continuasse a spingere in avanti i confini di innovazione e tecnologia dell’America’s Cup. Vederlo oggi realizzato, nel relativamente breve lasso di tempo che è trascorso da novembre 2017 quando pubblicammo il concept,
è una straordinaria testimonianza dell’impegno e del lavoro di tutto il team”, ha detto Shoebridge .

 

Armare Ropes for Emirates Team New Zealand AC75

 

Il progetto ha impegnato un gruppo di circa 65 persone, tra progettisti e costruttori, guidato da Sean Regan, per un totale di oltre 100.000 ore-uomo di lavoro. Per farlo è stato allestito uno stabilimento di produzione su misura del team sulla North Shore di Auckland.

Il risultato è una barca rivoluzionaria. Un monoscafo 75 piedi che decollerà come un piccolo Moth, sia di bolina che di poppa, con velocità di punta che raggiungeranno probabilmente i 50 nodi. Un 75 piedi senza chiglia, ma con due foil zavorrati e orientabili e una randa semi rigida. A prua un piccolo fiocco, e alle portanti una vela tipo Code Zero ma ultramagra come profilo, da usare solo in caso di vento molto leggero, contrariamente si navigherà con il solo fiocco.

 

Armare Ropes for Emirates Team New Zealand AC75

 

Il responsabile della progettazione del Team Emirates della Nuova Zelanda Dan Bernasconi è stato una figura centrale nello sviluppo della Classe AC75 prima di dedicarsi con il suo team di progettisti al design specifico dell’imbarcazione Emirates Team New Zealand.

“C’è una grande innovazione nella progettazione e nella costruzione dell’AC75 – più di quanto abbiamo visto negli AC50 alle Bermuda”, ha detto Bernasconi. “L’AC75 è un concept completamente nuovo che ha rappresentato una grande sfida e ha richiesto di spingere lo sviluppo all’estremo. Non siamo stati conservatori in nessun aspetto del nostro progetto. A breve dovremo impegnarci nella progettazione della nostra seconda barca, che alla fine probabilmente useremo nell’America’s Cup del 2021, quindi dobbiamo testare il maggior numero possibile delle nostre idee sullo yacht che stiamo varando oggi”.

 

A differenza degli altri principali Challenger, Emirates Team New Zealand ha sviluppo la sua prima barca interamente con un simulatore interno, invece di costruire una barca di prova su piccola scala per convalidare i concetti sull’acqua. Quindi il test dell’AC75 sarà l’occasione per il team di navigare insieme per la prima volta da quando ha vinto l’America’s Cup il 26 giugno 2017.

“Non sarà senza nervosismo che navigheremo la prima volta, ma sono sicuro che è lo stesso per tutte le squadre”, ha detto Glenn Ashby.

Ora il team Emirates New Zealand si concentrerà su un intenso periodo di test sul Golfo Hauraki di Auckland durante i mesi primaverili ed estivi, con il vantaggio di sviluppare e allenarsi nell’area di gara della Coppa America che si correrà nel marzo 2021.

Il CEO della squadra neozelandese, Grant Dalton, ha concluso: “Desidero ringraziare ogni singolo membro del team per il duro lavoro che hanno svolto per portarci qui oggi. Un ringraziamento speciale anche a tutti i nostri sponsor e partner per il loro prezioso supporto finora e per tutto ciò che continueranno a fare durante il nostro viaggio verso l’America’s Cup del 2021. È un momento emozionante, ma da qui in avanti lo sarà sempre di più. ”

Credits: fivestudio.it